Che significa “Cardio-Vascolare”? Termine riferito ad Apparato Cardiovascolare, Patologia Cardiovascolare, Prevenzione Cardiovascolare e che significa: “Del Cuore e dei vasi sanguigni”. Il Cardiologo Specialista, infatti, studia e cura sia il Cuore che le Vene e le Arterie del corpo che compongono un unico apparato, ovvero un insieme di organi che funziona coordinatamente. Significa che puoi rivolgerti al Cardiologo tanto per un problema di ipertensione, che per un problema di vene varicose, che per un problema di aritmia cardiaca; un buon team, tuttavia, comprende più figure similari e ultra specializzate. É infatto spesso necessario un network professionale che riunisca in discussione collegiale Cardiologi, Emodinamisti, Aritmologi, Cardiochirurghi, Chirurghi Vascolari, Angiologi, Genetisti, Medici Sportivi, Internisti e talvolta persino Perdiatri e Neurologi.
Il concetto di rischio: Il Rischio Cardiovascolare Globale (RCG) può essere definito come la percentuale di comparsa di eventi cardiovascolari nei 5-10 anni successivi alla sua definzione (generalmente le prime visite cardiologiche che un paziente svolge). L’importanza del concetto consiste nella possibilità di ottimizzare azioni preventive nei confronti delle cardio-vasculopatie, riducendo al minimo gli effetti collaterali di tale prevenzione: ad esempio iniziare una terapia farmacologica, o cambiare stile di vita.
Come si calcola il rischio? Ci si basa su equazioni computerizzate denominate “algoritmi”, che vengono ottenute tramite l’osservazione di migliaia di soggetti (almeno 5000) seguiti per molti anni (almeno 5) nella loro evoluzione clinica.
Differenza tra rischio e malattia: essere a rischio non significa necessariamente essere malati, ma solo essere più predisposti alla malattia rispetto ad un soggetto che non ha quel determinato fattore di rischio. Ad esempio un fumatore è più a rischio di infarto di un non fumatore.
Sommazione di piu fattori di rischio in un singolo Paziente: è vero che alcuni fattori di rischio hanno più peso specifico di altri, tuttavia il concetto fondamentale è che tutti i fattori di rischio non si sommano linearmente in un paziente, ma esponenzialmente. Ovvero l’associazione di fumo+colesterolo alto+pressione alta in un paziente non comporta un rischio “solo” tre volte più alto rispetto ad un fumatore che non ha gli altri fattori di rischio, ma di gran lunga maggiore.
Posso intervenire su tutti i miei fattori di rischio? Quasi su tutti. Età o sesso, o predisposizione genetica non sono fattori sui quali Paziente o Medico possano intervenire (detti fattori di irschio indipendenti), ma valutati i tempi moderni è già più che buono intervenire sui rimanenti.
La discussione circa i fattori di rischio riguarda tutte le patologie del Cuore? No, generalmente riguarda la cardiopatia ischemica, ovvero il rischio di infarto. Per anni si è ritenuto infatti che alcune patologie come le aritmie, o la trombosi, soprattutto in età giovanile o addirittura pediatrica, non fossero correlate a tutti i fattori di rischio, tuttavia questa tendenza viene oggi smentita poichè è certo che i fattori di rischio, se pur non causativi, provocano certamente peggioramento o anticipamento della prima insorgenza di tutte le patologie del Cuore.
I fattori di rischio:
- Età
- Sesso maschile, poichè le donne sono protette dagli ormoni femminili fino alla menopausa
- Familiarità positiva: ovvero se hai un parente affetto da malattie cardiovascolari.
- Predisposizione genetica: argomento fondamentale della Cardiologia moderna. É la dimostrazione della familiarità (indice clinico) mediante specifici esami del sangue sia cardiologici che metabolici che rivelino la predisposizione allo svilupo di determinate malattie molto prima che esse avvengano (Vedi Genetica e Cardiologia)
- Fumo
- Alcol
- Ipertensione
- Glicemia
- Dislipidemia
- Stress
- Obesita (BMI>25)
- Vita sedentaria
- Utilizzo di stimolanti e droghe
- Farmaci e terapie cardio-tossici, soprattutto chemio e radioterapie per tumori
- Patologie non cardiologiche che predispongono ai problemi del Cuore, soprattutto il Diabete, l’Insufficienza Renale Cronica (IRC) e la Bronchite Cronica Ostruttiva (BPCO)
- Doping sportivo
Come controllare i Fattori di rischio:
- Praticare almeno un controllo cardiologico specialistico con elettrocardiogramma (ECG) basale in età pediatrica, anche se in buona salute e meglio se correlato da un ecocardiogramma, un holter ecg dele 24 ore e un test da sforzo.
- Praticare controlli cardiologici periodici se si è affetti da malattie croniche di ogni tipo con particolare attenzione a diabete, patologie del rene, patologie dei polmoni
- Praticare controlli cardiologici periodici anche se in buona salute
- Praticare controlli cardiologici periodici soprattutto se vi è un parente affetto da malattie cardiovascolari (ad esempio se un genitore ha avuto un infarto o è iperteso)
- Praticare controlli cardiologici perdiodici se si assumono farmaci, anche non cardiologici, ad esempio la piccola anticoncezionale
- Praticare controlli cardiologici perdiodici se si è sportivi, in cinta, o si appartiene a particolari categorie di rischio lavorativo
- Controllare il peso corporeo ed evitare Obesità
- Alimentazione povera in carne rossa e sale, povera in grassi saturi e ricca in grassi insaturi (Omega 3 e Omega 6), ovvero controllo di colesterolo e trigliceridi
- Bere adeguate quantità di acqua ogni giorno
- Astensione da alcolici e fumo, limitazione degli stimolanti (The, Caffe e simili)
- Astensione dallo stress
- Sonno regolare
- Esercizio fisico
- Non abusare di terapie farmacologiche over the counter (farmaci senza prescrizione) e controllare l’integrazione non alimentare e non farmacologica (integratori per lo sport, integratori dimagranti e di medicina estetica)
- Tilt Training in casi selezionati (vedi le Sezioni Sincope e Tilt Test) LINKA
- Occhio lungo all’assetto ormonale, soprattutto in gravidanza e menopausa, disfunzioni della Tiroide, Obesità e Diabete